Via Roma 112, Tricesimo - Udine - lenuovequerce@gmail.com

mafia s.p.a.

Le trame oscure della criminalità organizzata nella locomotiva economica nazionale. Un pezzo del mondo imprenditoriale che ha scelto la piovra per fare affari. Le misure necessarie per contrastare la pericolosa avanzata del crimine a Nord-Est.

«Droga, armi, esseri umani. E soldi, tanti soldi. Basta uno sguardo alla carta geografica per capire come il Nord-Est sia al centro dei traffici che alimentano il crimine internazionale che a sua volta foraggia il crimine locale. Qui la rotta balcanica della droga si congiunge a quella dal Meridione. Convergono da Est i carichi di armi serbi e croati via terra e via mare e le vittime della tratta di esseri umani attraverso il confine orientale. Nel bel mezzo di tutto ciò, l’unica mafia nata al di fuori delle regioni meridionali, la mafia del Brenta.» 

A Tricesimo in scena “Storie sbagliate. Tributo a Fabrizio De Andre” sul palco giovani e freschi musicisti

Si è svolto ieri nel tardo pomeriggio a Tricesimo il sesto ed ultimo evento di Estate a Villa Ciceri per il 2022 organizzato dall’associazione culturale Le Nuove Querce. Come spesso accade le attività cultuali locali riescono a proporre spettacoli di qualità, pur non godendo di grandi mezzi economici sostituiti da passione ed impegno. Così è stato per la musica proposta da un quartetto di giovani che nonostante nella serata fossero solo tre, causa improvvisa indisposizione di un membro del gruppo, sono riusciti a donare al pubblico presente nel parco di Villa Ciceri trasparenti momenti di musica e poesia, complice ovviamente le splendide canzoni/poesie di Fabrizio De Andrè . “Le voci di questi giovani, si incrociano, si leggeva nella presentazione dell’evento, con l’intento di riproporre i grandi classici e alcune perle meno conosciute del repertorio di uno dei più grandi maestri della canzone d’autore italiana, in chiave ri-arrangiata e personale, cercando di riportare sul palco il trasporto, l’umanità e le “storie sbagliate” dell’autore genovese”. Ed in effetti obiettivo ed aspettative sono state centrate ed il titolo dello spettacolo “STORIE SBAGLIATE. TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRE’” è perfetto per quanto offerto saltando da un album all’altro del cantautore genovese, centrato il titolo come perfettamente riuscito il mix di voci e suoni offerti da Nicole Coceancig (voce, chitarra, percussioni), Alvise Nodale (voce, chitarra, bouzouki, percussioni) e Veronica Urban (voce, flauti, percussioni). Siamo certi che l’assente giustificato Luca Boschetti (voce, basso) non avrebbe potuto che arricchire già ricco “piatto” di talenti in una ben miscelata kermesse che ha donato al pubblico presente, con garbo e semplicità, splendidi momenti musicali  da un repertorio che non ti aspetti da così giovani musicisti.

ESTATE A VILLA CICERI 2022 – STORIE SBAGLIATE – TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRE’

TRICESIMO  
PARCO DI VILLA CICERI 
VIA UGO FOSCOLO, 15

Quattro giovani voci si incrociano con l'intento di riproporre i grandi classici e alcune perle meno conosciute del repertorio di uno dei più grandi maestri della canzone d'autore italiana, in chiave riarrangiata e personale, cercando di riportare sul palco il trasporto, l'umanità e le “storie sbagliate” dell'autore genovese.

                                                                                
STORIE SBAGLIATE                                                                                                                                                                                                                                                                                        TRIBUTO A FABRIZIO DE ANDRE'
                                                                                                           
Nicole Coceancig:                           
voce, chitarra, percussioni

Alvise Nodale:                                             voce, chitarra, bouzouki, percussioni

Luca Boschetti: 
voce, basso

Veronica Urban: 
voce, flauti, percussioni

ESTATE A VILLA CICERI 2022

Quinto evento a Villa Ciceri
domenica 7 agosto alle ore 18

La Storia che non c’è
premio letterario a tappe

Progetto itinerante che interessa alcuni Comuni del Friuli Venezia Giulia.
L’idea, nuova e affascinante, è quella di coinvolgere scrittori e pubblico nella creazione di storie e racconti che saranno improvvisati sul palco.

E ALLORA TANGO…

con

Lucia Conflero – violino
Arno Barzan – piano

e con gli scrittori

Elena Vesnaver
Giuseppe Mariuz

conduce

ROCCO BURTONE

L’organizzazione proporrà il tema della serata e gli scrittori dovranno, con la partecipazione del pubblico, presentare un racconto che non hanno ancora scritto e che nascerà al momento.

Nell’attesa del parto letterario, i musicisti si esibiranno in un breve concerto che avrà la durata della elaborazione letteraria.

ESTATE A VILLA CICERI 2022

STORIA DEL FRIULI E DEI FRIULANI

DALLE ORIGINI A NOI

TRICESIMO – PARCO DI VILLA CICERI – VIA UGO FOSCOLO 15

Quarto evento a Villa Ciceri
domenica 24 luglio alle ore 18
presentazione di:
STORIA DEL FRIULI E DEI FRIULANI
DALLE ORIGINI A NOI
Libro storico di:
WALTER TOMADA
Edizioni Biblioteca dell’immagine
dialoga con l’autore:
ANTONELLA SBUELZ
Storia del Friuli e dei Friulani è il libro d’un popolo, della sua terra, delle sue condizioni di vita, della sua fede religiosa e popolare, di cosa è accaduto nei suoi millenni di Storia.
Dall’era glaciale all’uomo delle caverne, dai tumuli ai castellieri, e così l’avvento dei Venetici e dei Celti, Roma con il suo esercito e la fondazione di Cividale e della grande Aquileia, la distruzione portata da Attila, l’era dei Longobardi, quando i Duchi friulani diventavano Re d’Italia, il 3 aprile 1077, la millenaria stagione dei Patriarchi, la Serenissima, le eresie e le arti, il passaggio di Napoleone e poi l’Austria, il Risorgimento e il 1866, gli anni della fame e le innovazioni dell’Ottocento, la Grande Guerra, Caporetto, il biennio rosso e il fascismo, la Seconda guerra mondiale e la resistenza friulana, il Novecento e le sue tensioni di confine, il prima e il dopo Terremoto…
E su tutto, l’anima e le tradizioni, che qui sono antiche quanto il tempo.
L’autore, dopo anni di studio, ricerca e scrittura, ci consegna un’opera che è un lungo, appassionante, viaggio nei nostri millenni, alla ricerca delle radici profonde di una terra, il Friuli.

ESTATE A VILLA CICERI 2022 – ALLA FINE DEI BACI

ESTATE A VILLA CICERI 2022 – ALLA FINE DEI BACI

Terzo evento a Villa Ciceri
domenica 10 luglio alle ore 18,00
presentazione di:
Alla fine dei baci


romanzo e canzoni
di Marco Anzovino
Edizioni Biblioteca dell’immagine


dialoga con l’autore:
Anna Piuzzi

Ci sono le band giovanili, la voglia di suonare insieme, di accordarsi l’uno con l’altro prima ancora di farlo con gli strumenti.
C’è il fascino di un cinema di provincia e di una storia che si dipana intorno.
Giada e Luca sono due adolescenti che suonano nella stessa band, i Dacapo, ed attraverso l’esperienza della musica, vivono anche quella dell’amore. Condividono con i loro amici una sala prove in un garage, i sogni di libertà, le paure, il palco, i segreti che solo a diciassette anni si possono avere.
Un romanzo che racconta l’irrefrenabile vitalità e l’immensa fragilità a cui si espongono, accompagnato da un Qr code che spalanca a 17 brani del passato e del presente di Marco Anzovino.
Un progetto che coinvolge ed emoziona da leggere ed ascoltare tutto d’un fiato.


Marco Anzovino,
assistente sociale , musicoterapeuta, scrittore, docente. Dal 2004 svolge l’attività di educatore e musicoterapeuta nella Comunità per il recupero di ragazzi tossicodipendenti “Villa Renata” (Lido di Venezia) collaborando con l’Hospice di San Vito al Tagliamento, il CRO di Aviano, Il Carcere di Udine, il Centro per Disturbi Alimentari “La Casa delle Farfalle”, il Ser.D. di Pordenone e Portogruaro.

Nel 2014 ha pubblicato il libro-cd Turno di Notte e nel 2016 Le Ragazze al terzo piano. Nel 2015 è stato coordinatore degli educatori dell’Istituto per minori non accompagnati “Casa Immacolata” di Udine. E’ docente presso la Scuola di specializzazione di Musicoterapia “G.Ferrari” di Padova. Nel 2017 riceve una menzione speciale al premio letterario Il Golfo dei Poeti a Porto Venere. Come cantautore ha vinto numerosi concorsi nazionali con brani di sua composizione (Premio Recanati, premio Canzone d’Autore, Premio Solo Musica Italiana).

ESTATE A VILLA CICERI 2022 INCANTEVOLE LUDO

Secondo evento a Villa Ciceri
domenica 26 giugno alle ore 18,00
presentazione del romanzo:
Incantevole Ludo
di Pier Giorgio Gri
Forum – Editrice Universitaria Udinese
dialoga con l’autore:
Antonella Sbuelz

Dopo Intrecci del tempo presente ecco Incantevole Ludo.

Pier Giorgio Gri ci racconta, con consueta delicatezza, una struggente storia di disagio giovanile.

La Ludo è una cascata di capelli rosso fuoco. Una ragazza intelligente, riflessiva – dicono i prof – ma insidiata dall’insoddisfazione di sé, del proprio corpo, delle proprie capacità.

Il racconto di pochi mesi, dalla primavera all’inverno, tra amicizie complicate e una famiglia perbene, tra l’aula di scuola, percorsa da passioni e smarrimenti, e la camera di casa, silenzioso precario rifugio.

Nel suo cammino insolito e tormentato Ludo sembra assecondare un impenetrabile destino.

«Volere… cosa? Non è di questo che l’accusano, di non avere forza di volontà? Lei ce l’ha la forza, non di volere. Piuttosto, di non volere: parlare, partecipare, mangiare.

Che poi, lei neanche ha capito dove stia, la volontà: è una forma del pensare? Davvero? Cartesio l’ha messa in confusione, ci sarà pure un qualche filosofo che ha scritto qualcosa di meglio.

L’intelligenza certo non la dirige, però la contamina, la deprime… Sarà anche potente – la volontà – ma non può tutto: può ammalarsi deteriorarsi svanire… E a quel punto? Non ci sono pastiglie per la volontà».

Evento finanziato da fondi ministeriali e regionali per il Terzo Settore

Per prenotazione (consigliata) contatta Le Nuove Querce O.D.V.
tel. / whatstapp/ sms
328 3889885 – 328 8387794
e.mail: lenuovequerce@gmail.com

ESTATE A VILLA CICERI 2022 Il furlan “queneau” ti stufe

Torna Estate a Villa Ciceri
La rassegna 2022 si apre
DOMENICA 5 GIUGNO alle ore 18 con la presentazione del libro:

Il furlan “queneau” ti stufe


manuale per giocare con le parole di

Carlo Tolazzi
edito da KAPPAVU

gioca con l’autore: Walter Tomada

Sapere che “No dome modòn” è una frase che si può leggere con lo stesso significato tanto iniziando da sinistra quanto da destra, non ti cambia la vita.

Riuscire a mettere insieme trenta righe di prosa senza mai usare la lettera a non ti dà il Nobel.

Scoprire che lâ tal mar a fâs mâl più che un pregiudizio è una frase che usa sempre la stessa vocale non ti arricchisce la conoscenza interiore.Si chiama giocare con le parole.

Lo ha ispirato, senza neppure saperlo, Raymond Queneau (si legge “chenò”) con il suo laboratorio di letteratura potenziale (Oulipo), ed è molto consigliato, specialmente in caso di: allergia alle grammatiche, alla koinè, alle coniugazioni e alle grafie istituzionali; sbadigliamenti; non saper come passare il tempo; lunghe attese dal medico, per il treno o l’autobus; perdita di telefonino; nausea della televisione.
Tenerlo a portata dei bambini.

Savê che No dome modon e je une frase che si pues lei cul istès significât sei tacant di çampe sei di drete, no ti cambie la vite.

Rivâ a meti adun trente riis di prose cence doprâ mai la letare a no ti dà il Nobel.

Scuvierzi che lâ tal mar a fâs mâl plui che un prejudizi e je une frase che e dopre simpri la stesse vocâl no ti insiore la cognossince interiôr.

Si clame zuiâ cu lis peraulis. Lu à ispirât, cence nancje savêlu, Raymond Queneau (si lei “chenò”) cul so laboratori di leterature potenziâl (Oulipo), e al è conseât une vore, massime in câs di: alergjie a lis gramatichis, ae koinè, a lis coniugazions e a lis grafiis istituzionâls; sossedàrie; no savê ce fâ; spietis lungjiis dal miedi, dal tren o dal autobus; pierdite dal celulâr; nàusie de television.

Tignîlu a tîr dai fruts.

Evento finanziato da fondi ministeriali e regionali per il Terzo Settore

Per prenotazione (consigliata) contatta Le Nuove Querce O.D.V.
tel. / whatstapp/ sms
328 3889885 – 328 8387794
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GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO L’OMOFOBIA LA BIFOBIA E LA TRANSFOBIA – IO SONO IO

IO SONO IO
di Cinzia Messina

intervengono:
Anna Masutti , pres. Agedo Friuli
Patrizia Fiore, avvocata.

La storia di Greta, 15 enne transgender: “Io sono nel corpo giusto”
Greta vive a Ravenna e all’età di dodici anni ha fatto coming out, iniziando il suo percorso di transizione prima dicendolo apertamente, poi iniziando la cura con dei bloccanti “reversibili”, assicura la quindicenne.
Per anni si è sentita una bambina, facendo fatica coi suoi coetanei e vivendo momenti molto difficili, che non sono mancati anche al resto della famiglia e in particolare alla mamma Cinzia. Poi le cose sono cambiate e oggi Greta è felice.
“Nessuna persona è in un corpo sbagliato: io sono in un corpo giusto, che adatto a ciò che sono. E sono Greta lo stesso, anche non intraprendo nessun percorso”. Parola, appunto, di Greta, 15enne transgender di Ravenna, iscritta al liceo artistico e con diversi sogni nel cassetto: diventare una make up artist oppure una stilista, o ancora un’attrice.


Quel che è certo, è che a 12 anni, quando era ancora in seconda media, Greta ha già deciso una cosa, la più importante: essere finalmente sé stessa. Il suo coming out, infatti, è arrivato molto presto, considerando che “c’è chi indossa altri vestiti per cinquant’anni prima di riuscirci”, ricorda la madre, Cinzia Messina.


Ed è stato un momento davvero importante per tutti, genitori compresi. Perché prima di arrivarci non sono mancate le sofferenze e le difficoltà.


Fin da piccola, racconta la mamma della quindicenne, si è sempre sentita una ragazza. E per anni, non è stato facile né per lei accettare il fatto di non sentirsi riconosciuta come tale, né per i genitori, che non riuscivano a comprendere bene cosa stesse accadendo.


Per dodici anni non ha fatto altro che ripetere a tutti di sentirsi una bambina. “Era abbastanza stressante -ammette Cinzia-, perchè non capivo. All’inizio pensavo fosse un gioco, ma poi è durato nel tempo, fino al suo coming out.
Questo ha cambiato totalmente la mia vita e mi ha reso una persona felice”. Intanto perché tutti i dubbi di mamma e papà su qualche possibile malattia erano stati scongiurati.“È stata una rinascita un po’ per tutti” assicura ancora Cinzia, mentre Greta, pur riconoscendo il ruolo fondamentale dei genitori, precisa: “Non è stata una famiglia speciale, perché secondo me i genitori che non accolgono per quello che sono, non si devono neanche chiamare genitori”.