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ESTATE A VILLA CICERI 2024 – “Questa fame suprema di vento. Sotto il sole, oltre il sole: Qohelet, Turoldo”

VALERIO MARCHI

Dialoga con l’autore:

MARIO TURELLO

Ingresso libero.
IN CASO DI MALTEMPO L’EVENTO SI TERRA’ PRESSO L’AUDITORIUM DELLE SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO DI TRICESIMO. VIA VOLONTARI DELLA LIBERTA’ N. 20


«Riconosco la mano di padre Davide Maria Turoldo, il profeta e poeta di robusta radice contadina, il monaco servita che teneva un drago dentro al cuore e che nell’anno stesso in cui morì lasciò al Mondo i suoi “nocturna tempora” trascorsi interrogando uno tra i testi biblici più belli e terribili, il Qohelet appunto. Nove notti di mistico tormento vegliate all’incerto lucore di un’intelligenza vivida e inquieta. Più una profezia finale, capace di dischiudere folgoranti rivelazioni, così rutilanti che le potrebbe comprendere perfino un bambino. Ritrovo poi anche il calamo di Valerio Marchi, uno che in questi anni tanto ha regalato a tutti noi che inseguiamo sogni o squaderniamo la Storia, e che in questo caso indossa l’abito dell’amanuense medievale» (A. Floramo).

VALERIO MARCHI
docente di Storia e Filosofia nelle scuole superiori, si è laureato in Giurisprudenza e in Storia a Trieste e ha conseguito il Dottorato in Storia a Udine, dove è stato anche assegnista di ricerca. Saggista, giornalista, biblista e poeta, si occupa altresì di teatro sia come autore di testi sia nella veste di narratore sul palco. Ha al suo attivo monografie, saggi storici e sillogi poetiche.

MARIO TURELLO
Autore di articoli e saggi critici, si è occupato in particolare di Rodari, Calvino, Eco, Primo Levi, Eliade Huxley e della produzione letteraria del Friuli Venezia Giulia. Ha curato l’opera omnia del poeta barocco Ludovico Leporeo e ha dedicato due monografie a Giulio Camillo Delminio e ai rapporti tra mnemotecnica rinascimentale e informatica, tematica presente anche nella raccolta Ars combinatoria.